lunedì 16 dicembre 2013

Il significato del termine "MAGI"

 

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Magi è la traslitterazione del termine greco magos (μαγος, plurale μαγοι). Si tratta di un titolo riferito specificamente ai sacerdoti dello Zoroastrismo tipici dell'Impero persiano.
In alcune versioni meno recenti delle Scritture, ad esempio la Bibbia di re Giacomo, i Magi sono indicati come Uomini Saggi, un termine arcaico per indicare i maghi o magi, con il carattere di filosofi, scienziati e personaggi importanti. Nella Bibbia di re Giacomo, lo stesso termine greco magos che nel Vangelo secondo Matteo viene tradotto con "saggio", è reso con "stregone" negli Atti degli Apostoli (episodio di "Elimas il mago", Atti 13). Lo stesso termine greco identifica anche Simon Mago in Atti 8. Oggi il significato più profondo è ormai dimenticato e, quindi, tutte le traduzioni moderne usano il termine di derivazione greca, magi. http://ilmiopresepedinatale.myblog.it/media/00/02/28978061.avi
In Erodoto la parola magoi era associata a personaggi dell'aristocrazia della Media ed, in particolare, ai sacerdoti astronomi della religione zoroastriana, che erano anche ritenuti capaci di uccidere i demoni e ridurli in schiavitù. Poiché il passo di Matteo implica che fossero dediti all'osservazione delle stelle, la maggioranza dei commentatori ne conclude che il significato inteso fosse quello di "sacerdoti di Zoroastro", e che l'aggiunta "dall'Oriente" ne indicasse naturalmente l'origine persiana. Addirittura, la traduzione dei Vangeli di Wycliffe parla direttamente di "astrologi", non di "saggi". Nel XIV secolo la distinzione tra astronomia e astrologia non era ancora riconosciuta, e le due discipline cadevano entrambe sotto la seconda denominazione.
Anche se il sostantivo maschile magi (μαγοι) è stato usato un paio di volte in riferimento a una donna (nell'Antologia Palatina e in Luciano), l'appartenenza alla classe dei magi era riservata ai maschi adulti. Gli antichi magi erano persiani, e poiché i territori ad oriente della Palestina biblica coincidevano con l'impero persiano, ci sono pochi dubbi sull'origine etnica e sulla religione di appartenenza dei personaggi descritti nel vangelo di Matteo.
Si noti come il termine magi sia una traduzione artificiosa atta ad evitare il termine piuttosto sgradevole di maghi che indicava i ciarlatani e gli imbroglioni.

La regalità dei "magi"

re_magi_2.jpgLa regalità dei "magi" non è attestata nelle fonti canoniche cristiane, né dai Padri della Chiesa, tuttavia i "magi" divengono Re magi nella tradizione liturgica cristiana in quanto la festa della Epifania è collegata al Salmo LXXI (LXXII),10:
Testo greco: (Libro dei Salmi, LXXI (LXXII),10)
« βασιλες θαρσις κα α νσοι δρα προσοίσουσιν βασιλες ράβων κα σαβα δρα προσάξουσιν »
Testo italiano: (Libro dei Salmi, LXXI (LXXII),10)
« Il re di Tarsis e delle isole porteranno offerte, i re degli Arabi e di Saba offriranno tributi. A lui tutti i re si prostreranno, lo serviranno tutte le nazioni. »

I Magi e il Cristianesimo

Se è vero che il brano evangelico non riporta il numero esatto dei Magi, la tradizione popolare cristiana li ha spesso identificati come i tre saggi o i tre re e ha assegnato loro i nomi di Melchiorre, Baldassarre e Gaspare. Esistono comunque delle tradizioni alternative che portano i magi in visita a Gesù in numero minore (due) o maggiore (fino a dodici).

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